"Sistri si parte il 9 febbraio"
In Gazzetta Ufficiale la legge di conversione del DL 138 del 13 agosto 2011.
Legge n. 148 del 14 settembre 2011, entra in vigore il 17 settembre:
La manovra bis ha ufficialmente messo il punto sulla situazione, per quanti credevano che il Sistri fosse ormai cosa dimenticata.
Il Sistema di tracciabilità dei rifiuti, doveva entrare in vigore nell’ormai lontano 14 gennaio 2010 con l’inizio dell’operatività fissata
al 13 luglio dello stesso anno. Da allora, innumerevoli proroghe lo hanno fatto slittare sino al 9 febbraio 2012, mentre ad oggi, la commisione Ecomafie (Commissione Parlamentare d’inchiesta sugli illeciti commessi nel ciclo dei rifiuti) apre un’inchiesta che vuole far luce proprio sulle proroghe fatte fin dalla sua entrata e sul motivo del segreto di stato sulle procedure di assegnazione dell`appalto.
Mancano meno di 5 mesi.
La manovra ferragostiana lo aveva abrogato, tutte le aziende coinvolte, e le associazioni di categoria hanno annunciato ricorsi e cosi con la manovra di settembre il Sistri è stato ripristinato!
Il Sistri diventerà operativo il 9 febbraio 2012 per tutte le imprese interessate, ad eccezione dei produttori di rifiuti speciali che hanno fino a 10 dipendenti. Per questi ultimi, la data di avvio non sarà antecedente al 1° giugno 2012. .
Cosa cambia?
Con decreto del Ministro dell’ambiente, sentite le categorie interessate, entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della manovra, dovranno essere individuate specifiche tipologie di rifiuti, alle quali, in considerazione della quantità e dell’assenza di specifiche caratteristiche di criticità ambientale, sono applicate, ai fini del SISTRI, le procedure previste per i rifiuti speciali non pericolosi.
Nel testo della manovra è previsto per il Sistri un periodo di prova (da chiudere entro il 15 dicembre 2011) che servirà per valutare, in collaborazione con le principali associazioni di categoria, le componenti hardware e software del sistema informatico, allo scopo di introdurre semplificazioni.
Il Ministero dell’Ambiente dovrà altresì definire la pericolosità di specifiche tipologie di rifiuti alle quali non applicare le procedure del Sistri, ma bensì le procedure previste per i rifiuti speciali non pericolosi:
(...)