Anagrafe nazionale: sì condizionato del Garante
Sì condizionato del Garante privacy su uno schema di regolamento del Ministero dell'Interno che individua le modalità di attuazione e di funzionamento dell'Anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR).
L'ANPR è un'importante banca dati che centralizza presso il Ministero dell'Interno i dati anagrafici delle persone, subentrando all'Indice Nazionale delle Anagrafi (INA), all'Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero (AIRE) e alle anagrafi della popolazione residente tenute dai comuni. Lo schema di regolamento ha ad oggetto, oltre al piano per il graduale subentro e alle garanzie e alle misure di sicurezza da adottare nel trattamento dei dati personali, i criteri per l'interoperabilità dell'ANPR con le altre banche dati di rilevanza nazionale e regionale, le modalità per la conservazione dei dati e per l'accesso da parte delle pp.aa. per le proprie finalità istituzionali. L'ANPR rende infatti disponibili alle pubbliche amministrazioni e agli organismi che erogano pubblici servizi, per l'espletamento delle rispettive funzioni istituzionali, i dati contenuti nel suo database, secondo specifici parametri di ricerca e di comunicazione.
Il Garante ha subordinato il suo ok al rispetto di precise condizioni riguardanti, tra l'altro, l'individuazione dei soggetti cui sono rimessi i controlli, il divieto di duplicazione delle anagrafi, la consultazione dell'Autorità sulla definizione di standard di qualità del dato e l'adozione di elevate misure di sicurezza. Sotto quest'ultimo profilo, il Garante ha chiesto al Ministero di integrare lo schema con le garanzie previste dal Codice privacy. In particolare, l'ANPR dovrà essere dotato di un sistema di log analysis in grado di individuare eventi potenzialmente anomali e di generare periodicamente report sintetici sullo stato di sicurezza del sistema.
Dovranno, inoltre, essere esplicitate col massimo dettaglio le procedure di backup e i sistemi e servizi di disaster recovery.
NEWSLETTER N. 388 del 30 maggio 2014