La G.E.N.I. S.r.l. è una società con sede a Palermo formata da professionisti, qualificati dal CEPAS, FITA CONFINDUSTRIA, ANGQ, BSI, EARA, RiNA Industry, AICQ.
I nostri clienti
I nostri clienti si collocano nel settore del commercio, della produzione e dei servizi, oltre che tra gli Enti della Pubblica Amministrazione
Risorse Aziendali
Con la G.E.N.I. Srl collaborano Ingegneri Gestionali, Ingegnere Ambientale, Ingegnere Meccanico, Ingegnere Elettronico, Ragioniere Commercialista, Revisore Contabile, Agente e Rappresentante di Commercio, Tecnico competente in Rilevazioni Ambientali.
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Pa digitale: il Garante privacy chiede maggiori tutele
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Parere su nuovo Cad. Auspicata anonimizzazione delle sentenze online.
Sì condizionato del Garante per la protezione dei dati personali sullo schema di decreto legislativo della Presidenza del Consiglio dei ministri che modifica e integra il Codice dell'amministrazione digitale (Cad) [doc. web n. 5177397]. L'Autorità ha chiesto maggiori garanzie di riservatezza per chiunque si avvalga dell'identità digitale.
Lo schema intende attuare la delega della legge 124/2015 volta a promuovere e rendere effettivi i diritti di cittadinanza digitale di cittadini e imprese e mira a coordinare la disciplina nazionale in materia di documenti informatici e firme elettroniche con quella europea. Poiché sono previste significative innovazioni al Cad e visto il notevole impatto del provvedimento sui diritti delle persone, l'Autorità ha formulato le proprie osservazioni al fine di adeguare maggiormente il contenuto dello schema di decreto alla disciplina in materia di protezione dati.
Anni di piombo: no diritto all'oblio per l'ex terrorista
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La storia non si cancella. E' il principio sancito dal Garante privacy nel dichiarare infondato il ricorso [doc. web n. 4988654] di un ex terrorista che chiedeva la deindicizzazione di alcuni articoli, studi, atti processuali in cui erano riportati gravi fatti di cronaca che lo avevano visto protagonista tra la fine degli anni 70 e i primi anni 80.
L'interessato che, tra detenzione e misure alternative ha finito di scontare la pena nel 2009, si era rivolto in prima battuta a Google chiedendo la rimozione di alcuni url e dei suggerimenti di ricerca che vengono visualizzati dalla funzione di "completamento automatico" digitando il nominativo nella stringa di ricerca (ad es., inserendo nome e cognome dell'interessato compare la parola terrorista).
Anagrafe nazionale studenti, ok a consultazione da parte dell'Università
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Sarà possibile per le Università utilizzare l'Anagrafe nazionale degli studenti (Ans) per verificare la veridicità dei titoli autocertificati dagli studenti. E' quanto ha indicato il Garante per la protezione dei dati personali in un parere [doc. web n. 5029548] reso al Miur, nel quale ha però chiesto specifiche garanzie.
L'Ans, istituita per la realizzazione del diritto-dovere all'istruzione e alla formazione e per la prevenzione e il contrasto alla dispersione scolastica, opera presso il Miur, registrando i dati sui percorsi scolastici, formativi e in apprendistato dei singoli studenti e i dati sulle loro valutazioni, a partire dal primo anno della scuola primaria.
Cronaca: garantire sempre riservatezza bambino malato
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No a troppe informazioni che rendono identificabile un bambino malato. Il diritto del minore alla riservatezza prevale sul diritto di cronaca e neanche il consenso dei genitori autorizza il giornalista a riportare informazioni che possano nuocere al suo sviluppo. Lo ha ribadito [doc. web n 5029484] il Garante privacy nel definire un'istruttoria avviata d'ufficio a seguito della pubblicazione su alcune testate di diversi dati identificativi di una bambina (fotografie, il nome, il luogo di residenza, l'età, il nome e il cognome della madre, il nome della scuola frequentata), associati a precise indicazioni della patologia di cui soffre. Il Garante ha tuttavia ritenuto di non dover adottare alcun provvedimento inibitorio, poiché le testate, appena avuta notizia dell'avvio dell'istruttoria, hanno eliminato gli articoli dalla rete o oscurato i dati che rendevano identificabile la bambina.
No allo spam elettorale sulle mail dei dipendenti comunali
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Un candidato non può usare a fini di propaganda elettorale i dati personali in suo possesso per ragioni istituzionali. È quanto ha ribadito il Garante privacy in un provvedimento con cui ha vietato ad un ex assessore di utilizzare gli indirizzi mail dei dipendenti comunali nella sua disponibilità ai tempi del suo mandato.
La vicenda risale alle amministrative dello scorso anno, quando una dipendente comunale, aprendo la mail di lavoro, scopre che l'ex assessore al personale si candida alle elezioni regionali e chiede il suo voto. La scena si ripete più volte probabilmente la stessa mail è stata spedita a tutto il personale comunale e alcuni dipendenti, che si ritengono lesi nei loro diritti, si rivolgono al Garante per la protezione dei dati personali. I dipendenti segnalano all'Autorità che gli indirizzi mail sono stati acquisiti da un indirizzario di posta elettronica che non è pubblico, essendo ad esclusivo uso interno dell'amministrazione e nella disponibilità dell'ex assessore al personale in virtù dell'incarico precedentemente ricoperto.
La G.E.N.I. S.r.l. è una società con sede a Palermo formata da professionisti qualificati
La società esercita da diversi anni ed ha eseguito consulenze e progetti relative all'implementazione dei Sistemi Qualità, Ambiente, Sicurezza, progettazione Impianti Elettrici, Certificazione di Prodotti e Perizie Tecniche secondo le varie normative e leggi vigenti ( ISO 9000, ISO 14001, D.Lgs 81/08, legge 37/08 etc..)