Traffico di rifiuti, la 231 si applica all'impresa individuale
Nella sentenza n. 15657/2011 si torna a parlare di applicazione del decreto 231/2001 (che detta le responsabilità amministrative degli enti) per i reati ambientali.
Nella sentenza, la Cassazione stabilisce l’applicazione della revoca per un anno dell'autorizzazione a raccolta, trasporto e conferimento di rifiuti speciali nei confronti di una impresa individuale.
La Corte sottolinea che l'impresa individuale ben può assimilarsi ad una persona giuridica nella quale viene a confondersi la persona dell'imprenditore quale soggetto fisico che esercita una determinata attività.
Il Decreto 231, secondo la Corte può senz’altro essere applicabile alle società a responsabilità limitata c.c. "unipersonali"; inoltre, molte imprese individuali spesso ricorrono ad una organizzazione interna complessa che può coinvolgere la responsabilità di soggetti diversi dall'imprenditore, ma che operano nell'interesse della stessa impresa.
In base ad una lettura “costituzionalmente orientata” è lecito per la Corte, ampliare il novero dei soggetti destinatari della legge 231 anche se nel testo non c’è alcun cenno riguardante le imprese individuali: la loro mancata indicazione non equivale ad esclusione, ma, semmai ad una implicita inclusione dell'area dei destinatari.
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(tratto da Redazione Ambiente & Sicurezza sul Lavoro)