Campi elettromagnetici, il Parlamento UE adotta la nuova direttiva
La Commissione europea annuncia che il 20 giugno il Consiglio europeo adotterà formalmente la proposta di nuova direttiva per la tutela dei lavoratori dai campi elettromagnetici sul luogo di lavoro (cfr. IP/11/704). La proposta è stata elaborata dalla Commissione e, nei giorni scorsi è stata votata ed adottata ieri dal Parlamento europeo; passa ora al Consiglio europeo per l'adozione entro il 20 giugno. La nuova direttiva rimpiazzerà la direttiva 2004/40.
Entro il 1 luglio 2016 i nuovi limiti di esposizione
Gli Stati membri dovranno recepire la direttiva nella legislazione nazionale entro il 1 luglio 2016.
La nuova direttiva è volta ad aggiornare e migliorare le norme UE a tutela dei lavoratori dai campi elettromagnetici sul luogo di lavoro, in particolare riguarda anche i medici ed infermieri che lavorano con attrezzature particolari come le macchine per la risonanza magnetica e radar, le linee elettriche, a tutela di saldatori ed operai che si occupano della loro manutenzione.
Secondo il Commissario europeo per l'Occupazione, gli affari sociali e l'inclusione László Andor il voto del Parlamento europeo sulla proposta della Commissione rappresenta "un giusto equilibrio tra la necessità di tutelare meglio i lavoratori esposti ai campi elettromagnetici, e la necessità di ridurre l'onere normativo per le PMI".
I contenuti della nuova direttiva sui campi elettomagnetici
La Commissione spiega che la proposta di direttiva chiarisce la definizione di effetti negativi sulla salute, introduce un sistema aggiornato dei Limiti di esposizione (le frequenze che vengono riconosciute come aventi effetti nocivi sul sistema cardiovascolare umano o del sistema nervoso centrale), nonché contiene una serie di disposizioni per rendere più facile per i datori di lavoro l'effettuazione della valutazione dei rischi.
La proposta introdurrà disposizioni dettagliate per garantire adeguate misure preventive per ridurre l'esposizione dei lavoratori ai campi elettromagnetici. La proposta richiede ai datori di lavoro di fornire ai propri lavoratori esposti ed ai loro rappresentanti, in base al risultato della valutazione dei rischi, le informazioni e la formazione necessarie, in particolare dovranno indicare le misure adottate, il dettaglio delle norme antinfortunistiche, la rilevazione di effetti negativi e le circostanze nelle quali i lavoratori hanno diritto a controlli sanitari.
Nel caso di quei lavoratori che si occupano della manutenzione delle linee ad alta tensione, per esempio, la proposta richiederà al datore di lavoro di valutare i rischi di esposizione a campi elettromagnetici e di adottare misure per ridurle. Tali misure potrebbero richiedere di aumentare la distanza dalla fonte di rischio, ridurne l'intensità o limitare il tempo di esposizione. Per il settore della risonanza magnetica medica, la proposta potrebbe richiedere opportune buone pratiche per limitare l'esposizione dei lavoratori. Per le forze armate, si prevede un armonizzazione fra le norme europee e quelle della NATO per coloro che lavorano con i radar.
La proposta prevede inoltre disposizioni specifiche per i lavoratori che indossano un dispositivi medici impiantabili (AIMD) - come un pacemaker - e le donne incinte, che vengono considerate particolarmente a rischio e hanno bisogno di una protezione speciale.
La proposta riguarda solo i lavoratori durante le loro attività professionali. Tutte le altre categorie di persone, come i consumatori, utenti di telefonia e passeggeri, restano coperti dalla vigente raccomandazione 1999/519/CE del Consiglio per la legislazione pubblica e specifici generale in ciascuno Stato membro.
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(tratto dal portale Redazione Insic)