Come il Jobs Act modifica il Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro
Il pacchetto di norme introdotte dal Governo sul lavoro hanno una serie di effetti diretti anche sul tema della sicurezza. Facciamo il punto: Il DLgs. 14 settembre 2015, n. 151, “Disposizioni di razionalizzazione e semplificazione delle procedure e degli adempimenti a carico di cittadini e imprese e altre disposizioni in materia di rapporto di lavoro e pari opportunità, in attuazione della legge 10 dicembre 2014, n. 183_, decreto attuativo del pacchetto di provvedimenti sul mercato del lavoro noto come Jobs Act, ha introdotto all’art. 20 importanti modifiche al Testo Unico in materia di sicurezza e salute negli ambienti di lavoro (D.Lgs. n. 81/2008).
La circolare del Consiglio Nazionale degli Ingegneri del 12 gennaio 2016, n. 649, analizza tali modifiche, entrate in vigore il 24 settembre 2015.
Campo di applicazione. Lavoratori che effettuano prestazioni di lavoro accessorio (art. 3 comma 8): A tale categoria di lavoratori, le norme sulla sicurezza e salute dei lavoratori si applicano solo nei casi in cui la prestazione sia svolta a favore di un committente imprenditore o professionista.
Comitato per l’indirizzo e la valutazione delle politiche attive e per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro (art. 5): Modificata la composizione del Comitato e semplificata la procedura di designazione dei membri.
Commissione consultiva permanente per la salute e sicurezza sul lavoro (art. 6): Modificata la composizione dei rappresentanti della Commissione Consultiva permanente, ridotti i componenti da 40 a 33. Nuovi componenti: esperti in medicina del lavoro, igiene industriale e impiantistica industriale e un rappresentante dell’Anmil.
Interpello (art. 12):
Anche le Regioni e le Province autonome possono inoltrare quesiti generali sull’applicazione della normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro all’apposita Commissione ministeriale.
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(tratto da Ingegneri.Info)