Organi di controllo nelle Srl più forti al varo dei bilanci
Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del nuovo Codice della crisi di impresa (il DLgs 14/2019) sono scattati i nove mesi entro cui un’ampia platea di Srl (secondo Bankitalia circa 140 mila) sarà obbligata a nominare i revisori o gli organi di controllo e, ad uniformare, se necessario, lo statuto. La scadenza (nove mesi dall’entrata in vigore dell’obbligo di adeguamento degli statuti e cioè entro il 16 dicembre) è ancora lontana ma potrebbe essere opportuno anticipare le nomine all’approvazione dei bilanci per permettere a nuovi soggetti una conoscenza più approfondita delle società.
Il termine di nove mesi dovrebbe riguardare anche le società i cui statuti già prevedono la nomina di un sindaco/revisore unico (sempre che rientrino nei nuovi requisiti che fanno scattare l’obbligo).
Gli obiettivi
L’obiettivo del legislatore è ottenere un precoce contrasto a situazioni di rischio per la continuità aziendale, un puntuale contrappunto all’operato degli amministratori e, in caso di inerzia da parte di questi, uno strumento di attivazione della procedura di allerta. A questo scopo vengono ridotti i requisiti dimensionali delle imprese che avranno questo obbligo. (si veda la scheda in basso), con la conseguenza di ampliarne notevolmente la platea.
L’organo di controllo dovrà quindi incrementare il proprio ruolo di contraltare critico degli amministratori, restando nell’ambito del controllo di legittimità delle azioni, ma con un attento focus ai loro effetti economico finanziari nel breve periodo.
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(autore: Michele D’Apolito – tratto da “Il sole 24 ORE” del 25.02.2019)